Tra zucche e tradizioni culinarie: ecco come la Sardegna festeggia il suo Halloween 2024
Tra poco arriverà la festa più paurosa al mondo, Halloween. Ecco come i sardi festeggiano questa festa, tutti i dettagli e le curiosità
L’estate ormai è finita visto il cambiamento delle temperature improvviso che ci porta già con la mente alla festa più amata da tutti i piccini e non solo: stiamo parlando di Hallooween. Tra zucche, mostri, fantasmi e streghette, i bambini sono sempre più felici di vivere questa emozione insieme ai loro amichetti. Ma , come sappiamo, di Regione in Regione italiana, anche per questa festa cambiano le abitudini: andiamo ad analizzare come viene articolata la Festa in Sardegna.
Nella Regione appena citata, in passato venivano fatti dei riti antichissimi raccontati da colei che gli ha studiati e approfonditi in maniera piuttosto precisa, Simonetta Delussu. Molti sostengono che nella notte tra il 31 e il 1 Novembre, pare che il mondo dei vivi e quello dei morti entrano in contatto; quest’ultimi sono liberi di girovagare sulla Terra. Anche per la Chiesa Cattolica, si festeggia questa festa e in questa notte il sottile filo che legava i due mondi è come se si assottigliasse.
Grazie a queste storie, viene da pensare che in Sardegna questa festa era già molto ricorrente allora e che fin da quei tempi era considerata una festa antica assimilabile a tutti gli effetti aggiunta agli antichi druidi, sempre riproposta ma che non è stata mai approfondita nel suo ampio significato storico.
Halloween sardo, tra origini e tradizioni: ecco i dettagli
La notte di Halloween, ancora oggi, i bambini sempre più curiosi e coraggiosi, vivono questa festa in maniera del tutto nuova anche se, come vi abbiamo già accennato, esiste da moltissimi anni. In Sardegna, infatti, i bambin girano di casa in casa pronunciando la famosissima frase “is animasa” con un sacco o una federa. Per questa occasione, vengono preparati dei dolcetti tipici sardi e il pane nero, chiamato anche mannos.
Questi prodotti culinari vengono offerti agli stessi bambini ogni volta che pronunciano la frase Si onada a is animasa?”. Le donne fanno cadere nel sacco tutto ciò che concerne dolci, frutta, pane e noci, per far si che, coloro che mangeranno quel cibo faranno si che quel cibo giunga al morto che mangerà per loro.
Halloween sardo, cambiano le tradizioni da zona a zona
Nonostante Hallooween cambia da zona a zona, in Sardegna vengono esposte zucche arancioni per lo più in Barbagia, che riescono a far tornare alla mente l’antico rito praticato sia in Sardegna che in Corsica; il rito è quello di prendere dei crani per far piovere, successivamente viene sostituito da una zucca che ne richiama le fattezze. Un vecchio di Paese ci ricorda il ritodi Maimone pronunciando e spiegando: “Il simulacro più antico, la zucca, veniva portato in giro 70-75 anni fa, senza il supporto di lettighe o di altri elementi”.