Se sei un appassionato di arte, devi scoprire questi scorci nel cuore della Sardegna: il significato nascosto ti lascerà senza fiato
Con l’arte si può comunicare moltissimo ed è questo che hanno fatto in Sardegna: ecco i dettagli e le curiosità
Quante volte hai sentito dire che l’arte da forma al mondo e ai pensieri riuscendo ad arrivare a tutti in maniera indistinta? Beh, questa è una delle forme più antiche di comunicazione visto che tra luci, colori, disegni, si riesce ad arrivare al proprio obiettivo nel minor tempo possibile. Molti artisti, infatti, sono riusciti ad avviare delle vere e proprie proteste nel territorio Sardo con la sola forma d’arte, lasciando senza fiato visitatori e popolazione. In questo articolo, vi racconteremo di più su questa nuova forma e su quello che questi artisti vollero comunicare.
La forza delle parole, spesso, viene accompagnati ad immagini vivaci, colori potenti e una lunga storia che racconta la battaglia che da anni si porta avanti circa alcune questioni ormai all’ordine del giorno nell’intera società. Il popolo sardo, per chi ne è a conoscenza, è molto pratica ad osservare, attenzionare l’altro ma a parlare poco: ed è per questo che con l’arte si arriva proprio al cuore di migliaia di visitatori e turisti che arrivano in questa Regione da tutto il mondo.
Lo stile, chiaramente, è vario così come gli argomenti e i temi trattati che toccano argomenti come politica, lotta sociale, tradizioni agro-pastorali, ribellione contro le ingiustizie e chi più ne ha più ne metta. Girando per alcuni comuni sardi, si possono notare alcuni murales in stile naif, realista e impressionista realizzati proprio con i colori ad acqua.
Murales in Sardegna, ecco cosa vogliono comunicare
Tra i comuni Sardi, sicuramente ad Orgasolo, paese conosciuto e famoso per il Canto a Tenore e per l’attaccamento a tradizioni che si perdono nel tempo, spuntano più o meno 150 murales. Il primo di essi è stato realizzato nel 1969 da un collettivo di artisti anarchici capitanato da Giancarlo Celli, di Lucca. Da questo momento in poi, la città non ha mai più smesso di raccontare al suo popolo l’importanza di uno sguardo criptico sulla realtà.
Invece, in un centro agricolo a San Gavino Monreale che tutti conoscono per la coltivazione del famoso oro rosso o zafferano, è spuntato un murales meraviglioso che di anno in anno è riuscito a modificare i colori divenendo una vera e propria opera d’arte inedita. Tutto questo è avvenuto per ricordare un giovane scomparso del Paese, realizzato da Giorgio Casu, in arte Jorghe.
Murales in Sardegna: ecco la particolarità di San Gavino
L’arte che vedete nel precedente paragrafo ha una particolarità che lo rende unico nel mondo, ossia un ispirazione legata al mondo, all’attualità e a tutto ciò che ne concerne. Nel 2017, l’Associazione culturale Skizzo, ha saputo coinvolgere artisti locali e a stimolare un gran fermento al di fuori dell’isola.