Se sei curioso di scoprire come mai questo formaggio sardo è tra i più buoni d’Italia, ti sveliamo l’ingrediente segreto: ecco qual è
In una Regione dove regna sapore, tradizione culinaria, storia e cultura come la Sardegna, sicuramente sul cibo e, in particolare sui formaggio, è imbattibile. Nel corso degli anni, infatti, molti dei nostri lettori sono sempre più curiosi di scoprire alcuni dettagli circa la tradizione culinaria relativa al formaggi sardo, ossia un ingrediente segreto che lo rende gustoso, saporito e diverso da tutti gli altri: andiamo a vedere qual è.
L’Italia, secondo il Gambero Rosso, si posiziona al quarto posto per via dei formaggi di pecora prodotti in Sardegna che, a detta di molti, hanno una marcia in più e sono ricchi di sostanze nobili grazie al metabolismo dell’ovino e alla sua consistenza. Tra i formaggi più buoni sicuramente rientra il Pecorino Romano che, nonostante si chiami così è prodotto al 95% in Sardegna e il 5% nel Lazio.
Un altro formaggio tra i più antichi e con un a storia da raccontare è sicuramente il Pecorino Sardo, ossia uno dei formaggi più antichi della Regione. La direttrice del Consorzio, Annalisa Ucella, circa questo formaggi ha spiegato: “Le produzioni casearie minori sarde stanno emergendo e rappresentano un potenziale inespresso ma possono solo aiutare a contenere il pecorino romano, non a sostituirlo. Noi ci proponiamo a essere un argine”.
Nei paragrafi precedenti , vi abbiamo accennato di alcuni dei tipici formaggi sardi anche se vogliamo approfondire di uno che strega moltissimi turisti e visitatori della Regione: stiamo parlando del classico “Su casu cun s’axridda”, ossia un nome che potrebbe trarre in inganno ma se lo si assaggia può catturare addirittura il palato.
Questo formaggio a pasta duro, con una base di pecora o di capra, viene fatto stagionare per più di due mesi in un ingrediente segreto, l’argilla in polvere. Successivamente, questa viene cosparsa nella crosta inumidita e miscelata con olio d’oliva o lentisco. Questo formaggio fa parte di una tradizione antica, poi tramandata di padre in figlio nel corso delle generazioni.
Se vi state chiedendo come mai viene usata l’argilla in questo tipico formaggio sardo, ti spieghiamo che questo ingrediente preserva le forma di caldo dei mesi estivi ed è poco conosciuto perché se ne producono solo poche decine di quintali all’anno.