Sant’Efiso, la festa de miracoli e dei riti sacri in provincia di Cagliari: ecco come è organizzata la storia e la tradizione
Una tra le feste religiose tra le più sentite nella Regione Sardegna e in particolare a Cagliari è proprio la festa di Sant’Efisio, un evento che si tiene sempre il 1 maggio e che rinnova le tradizioni secolari e la magia che si crea, di volta in volta, nei cuori dei tantissimi turisti che vogliono conoscerla meglio. Nel corso di questo articolo, ti illustreremo moltissimi dettagli e curiosità che devi assolutamente conoscere e che renderanno questo evento piacevole.
Una festa che racconta una storia, un mito e una leggenda, quella di un martire guerriero che, apparendo all’allora a viceré Conte di Lemos, liberò tutta l’Isola sarda dalla peste che la colpi a meta Seicento. Proprio per questo, i consiglieri di tutta Cagliari cercarono di far si che la festa venisse celebrata annualmente da quei tempi sino ad oggi.
La festa di Sant’Efisio, rispetto a tante altre celebrazioni, è particolare proprio per avere una caratteristica di un pellegrinaggio lunghissimo, di oltre 60 chilometri, che inizia il 25 Aprile nello storico quartiere di Stampace per poi arrivare il 1 Maggio nell’antica città di Nora, passando ovviamente per altre tappe importanti tra cui Villa d’Orri, Sarroch, Villa San Pietro e Pula e le due chiese di Giorgino e di Sui Loui.
Nel prossimo paragrafo ti parleremo sempre della festa e di quello che offre ai suoi visitatori ogni anno: sei pronto per scoprire come la magia e la religione danno luogo a questa festa non indifferente?
Questa festa rende anche la processione molto partecipata, anche da coloro che non sono appassionati di scoprire tradizioni. Il motivo è proprio perché questa festa arriva all’animo dei partecipanti, evocando sentimenti intensi. Infatti, questa festa è in grado di radunare 3.000 figuranti vestiti in sgargianti abiti tradizionali, molti carri adornati da fiori e frutta, e delle case mobili che trasportano proprio il Santo.
I preparativi della festa cominciano proprio il 25 Aprile mentre la vestizione del Santo prosegue il 29 Aprile con l’aggiunta di gioielli offerti come ex voto. Inoltre, il giorno dopo è proprio il Presidente della Confraternita ad addobbare il santo e a deporre il cerchio dorato. La mattina del 1 Maggio, invece, colui che si occupa di allestimenti lo fa per i buoi e pian piano i due guardiani si recano alla chiesetta di Stampace dove verrà celebrata la messa.
Tra i riti tipici di questa festa vi è il sa ramadura, nonché l’infiorata ossia consisto nello spargere di petali di rose rosse i lastroni di Via Roma a Cagliari, in modo tale che il cocchio che trasporta la statua viene accolto su un vero e proprio tappeto floreale.
Se non hai mai vissuto questa esperienza, ti invitiamo a mantenere alto l’interesse e a non dimenticarti di questa fantastica tradizione nel cuore di Cagliari.