Addio check in a distanza: le nuove regole parlano chiaro | Se lo fai rischi grosso
Se hai sempre sognato di fare il check in per questi alloggi turistici non potrà esistere più: le regole parlano chiaro
Ti è mai capitato di andare in un hotel o un b&b e non trovare una persona fisica ad accoglierti ma solo delle informazioni sul tuo cellulare che fanno riferimento a dove trovare le chiavi o tante altre informazioni per arrivare al check in della tua stanza? Adesso questa procedura è completamente annullata e alcuni alloggi turistici si troveranno in difficoltà nel momento in cui sapranno di questa nuova regola prevista e stabilita dal Ministero dell’Interno.
Nel corso della nostra vita, tante volte ci sono capitate delle situazioni che fanno capire come la vita possa essere più semplice aiutandosi e venendosi incontro, soprattutto in una situazione in cui magari il proprietario di un bed and breakfast è impegnato e non si riesce a trovare la dritta per potervi accedere ad un orario diverso da quello solitamente stabilito.
Proprio per questo, infatti, vi sono alcune regole da rispettare proprio a causa dell’overtourism che ha cambiato modo di vivere soprattutto per quanto riguarda alcune città d’Italia come Firenze, Roma e Milano. Nella circolare in questione, viene difatti comunicato che anche gli alloggi turistici che siano su Airbnb, Booking e altre piattaforme, dovranno provvedere a fare il check in di persona.
La circolare emanata dal capo della Polizia, rende inutili le tanto amate e contrastate keybox, le piccole cassette delle chiavi simbolo dell’invasione nei centri storici, che da la possibilità al turista di non dover fare il check in perché nel cassettino vi sono le chiavi dell’appartamento. Tnti host, infatti, chiedono il documento di identità via messaggio o mail.
Vietato il check in online: ecco i dettagli
Nella circolare emanata dal capo della Polizia si legge: “Appare con chiarezza che la gestione automatizzata del check-in e dell’ingresso nella struttura, senza identificazione de visu degli ospiti, si configuri quale procedura che rischia di disattendere la ratio della previsione normativa, non potendosi escludere che, dopo l’invio dei documenti in via informatica, la struttura possa essere occupata da uno o più soggetti le cui generalità restano ignote alla Questura competente, comportando un potenziale pericolo per la sicurezza della collettività.
Ha poi aggiunto: “In tal senso, in definitiva, si ritiene di poter affermare che eventuali procedure di check-in “da remoto” non possano ritenersi satisfattive degli adempimenti di cui all’articolo 109 TULPS, cui sono tenuti i gestori di strutture ricettive”.